Pagina (229/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Povera mia padrona! A quali ed a quante prove mette mai la Previdenza la troppo esercitata virtù di lei! Ho riletti i due primi libri del Secesso tusculano, e mi sono confermato nel precedente giudizio intorno allo stile ed alla erudizione. Il primo non può essere più nitido, più fluido né più decentemente festivo, né la seconda più ricca, adattata e pellegrina. Me ne congratulo con esso voi e con me stesso, come a parte di tutto ciò che vi riguarda. Per prova dell'attenzione della mia lettura eccovi qualche piccola osservazione. La parola propendiosus a me è incognita, né ho potuto rinvenirla in alcuno dei miei lessici: se ne avete esempi, istruitemi, se non ne avete, dategli l'ostracismo. La parola fomen, in senso di fomitem, l'ho creduta abbreviatura: se non fosse, ditemene la genealogia ed i mallevadori. La parola catabathmos da voi scritta cathabathmos dee assolutamente rigettare la prima aspirazione, essendo composta della proposizione ?at? ed il verbo ßa???, delle quali voci la prima si scrive con la lettera t e non ?.
      L'esaltazione al Pontificato de' Poeti al quale mi solleva troppo parzialmente uno de' vostri interlocutori: la vostra eccessiva gratitudine per i miei doveri fraterni e qualche (benché giusta) lode che vi riguarda, nel caso che dovesse una volta questo lavoro esser pubblicato avrebbero bisogno di moderazione. Vi confesserò finalmente con l'ingenuità che conviene fra noi ch'io mi sento molto più portato alla lucida parsimonia di Salustio che alla soprabbondanza tulliana, della quale vi conosco parziale e che a mio parere qualche volta raffredda la curiosità del lettore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Previdenza Secesso Pontificato Poeti Salustio