Hanno così l'uno come l'altro dovuto esercitar la loro pazienza nel soffrire ed appagare la mia curiosità intorno alle più minute circostanze del presente vostro stato, di quello del mio degno ed onorato signor tenente maresciallo, dell'angelica sultana e di tutte le persone che compongono la vostra riverita famiglia: ed ho veramente esultato nel ritrovarle tutte concordi coi miei desideri. Lo scuotimento del viaggio ed il perpetuo moto nel quale tengono qui il mio caro bassà gli uffici civili e le commissioni delle quali si è incaricato, vi assicuro, gentilissima signora contessa, che non sono rimedi per impinguare. È vero che al primo incontro mi parve egli un poco accresciuto di circonferenza; ma, o sia l'abituazione degli occhi miei o l'effetto dei suo indefesso esercizio, io lo veggo al presente qual era nell'ultimo suo viaggio a Vienna. Io non lascio peraltro di raccomandargli la salubre ricetta di tenere in moto la macchina: ricetta molto omogenea all'età in cui egli si trova.
Alla cara metà ed alla bella sultana dite tutto quello che pensate delle disposizioni dell'animo mio: e credetemi sempre a vostro riguardo col solito invariabil rispetto.
1626
A FRANCESCO FLORIO - UDINE
Vienna 28 Novembre 1767.
Il mio stimatissimo signor Conte Daniele non ha solo pensato a colmar le mie sollecitudini con le sicure notizie del suo felice arrivo in patria; ma ne ha condita l'obbligante cura facendomele pervenire per il riverito mezzo di V. S. illustrissima e reverendissima nel di cui veneratissimo foglio ho riconosciute le tracce di quel distinto merito che io appresi a rispettare nella degnissima sua persona già tant'anni sono in questa Corte, e che l'esemplare suo contegno, la solida sua dottrina hanno poi a così invidiabil segno accresciuto.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Vienna Novembre Conte Daniele Corte
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