Onde non son meno riconoscente al signor conte suo fratello per l'attenta memoria di cui m'onora che per l'inaspettato vantaggio che mi procura. Le ha egli asserito il vero affermandole la mia ammirazione, la compiacenza mia nella lettura d'un savio, cristiano ed eruditissimo libro, da lei ultimamente scritto, in cui ho con edificazione osservato quanto ella sia giustamente stomacata dell'irreligiosa enorme licenza di pensare, di parlare e di scrivere, che fa il deplorabile distintivo dell'illuminato nostro secolo; le persone che compongono la nostra notturna adunanza sentono il prezzo della cortese memoria che si fa di loro nella veneratissima lettera e m'incaricano delle corrispondenti proteste. Mi continui ella il possesso della parziale sua padronanza, e mi creda invariabilmente con rispetto eguale alla stima.
1627
A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 3 Dicembre 1767.
Benché più tarda del mio desiderio, mi è giunta gratissima la notizia della grazia ottenuta dal signor suo nipote, anzi tanto più cara quanto ormai poco assistita dalla speranza, che aveva incominciato ad abbandonarmi. L'evento mi convince che la dilazione non è stata colpa dell'ottima intenzione del nostro signor conte di Rosemberg, a cui ne rendo con una mia lettera le dovute grazie in questa medesima posta: e spero che egli non desisterà dal secondare co' suoi influssi i progressi di questa pianta che ha così imparzialmente incominciato a favorire. Io me ne congratulo sinceramente con V. S. illustrissima, anzi con me medesimo, come da lei, in virtù della vera amicizia, sono distinto nella premura dei suoi vantaggi.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre Rosemberg
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