Perché volersi impegnare in simile ginepraio?
Perché non prendere qualche punto istorico controverso, qualche erudita questione di giurisprudenza, o altro in somma di questa categoria che non vi esponga alle impertinenze o alle calunnie della furiosa setta regnante, che, mercé gli apparenti comodi che crede conseguire nella professione di così detestabile dottrina, ha già dilatati i suoi confini non solo fra gli idioti e fra le donne, ma non manca d'assertori fin dentro i più venerabili penetrali del santuario. Credetemi: rinunciate a questo pio disegno per non soffiar nel fuoco. Le nostre speranze della altrui resipiscenza devono esser fondate sulla misericordia divina, e le nostre parti sono quelle d'implorarla. Volete ad ogni modo il buon capo d'anno? eccovelo tanto sincero quanto per altro è ragionevole la mia avversione per cotesta rancida e discreditata formalità. Addio: comunicate alla compagna i miei abbracci e credetemi.
1634
A BARTOLOMEO BENINCASA - MODENA
Vienna 31 Dicembre 1767.
Dunque una così considerabile separazione, il difficile tirocinio d'un nuovo ordine di vita, le cure e gl'impieghi coniugali, e la rispettabile graduazione di padre di famiglia, non hanno punto diminuiti i miei dritti su l'affettuosa amicizia del mio caro signor Benincasa! L'obbligantissima sua lettera, data dalla Mirandola il dì 20 del cadente dicembre, me ne assicura in modo da non poterne dubitare senza ingratitudine; poiché anche in quegli incensi eccessivi, de' quali egli in essa troppo prodigamente mi profuma, io riconosco quel parziale fanatismo e quelle amorose traveggole che li producono: e tanto mi compiaccio delle cagioni quanto poco me ne convengono gli effetti.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre Benincasa Mirandola
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