Ma se la sua naturale inclinazione la porta allo stile più ravvolto e sospeso, si guardi di violentarla: ella perderebbe un pregio, senza far acquisto dell'altro: ed il presente lodevole suo lavoro è sufficiente mallevadore del merito degli altri che lo seguiranno. Io me ne congratulo sinceramente seco, e pieno di vera stima e di perfetta riconoscenza mi dico.
1659
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 25 Aprile 1768.
Nel rispondere alla vostra del 9 del corrente considero che la regina di Napoli gareggerà col corso della lettera, poiché questa sarà nelle vostre mani il dì 7 di maggio, e la prima non sarà lontana dal Tarpeo sia da levante o da ponente, onde tocca a voi e non a me il parlar del passaggio di questo pianeta. Al ritorno de' suoi satelliti compite voi le vostre commissioni se potete e se volete, sicuro che vi sarà menata buona qualunque scusa in caso che non vi sia comodo di compirle; ma compiendole datemi debito del dispendio che vi costeranno. Servirò il signor abate Luciani quando sarò munito de' materiali per farlo; ma io non ardisco di promettermi dalla mia interposizione i mirabili effetti che ne predice il signor barone di Sentodil. Quando vi cade in acconcio rendete grazie anche a mio nome al signor Bindi della obbligante sua e diligente puntualità. Addio.
1660
AL SIGNOR PACCIARELLI - VARSAVIA
Vienna 27 Aprile 1768.
Il già celebre per le eccellenti opere del suo scarpello monsieur Le Brun, portatore della presente, chiamato a far uso del suo valore in cotesto reale asilo delle belle arti, so che non ha punto bisogno dell'elogio mio per farsi noto al mio caro signor Pacciarelli, di cui egli vicendevolmente ama, conosce ed ammira e l'illustre merito e l'impareggiabile carattere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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