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      Ma desidera egli ardentemente di ottenerne una amica scambievole benevolenza, e suppone me efficacissimo mezzo per procurargliela. Onde se il compiacentissimo signor Pacciarelli volesse in grazia mia conservare in lui cotesta per me lusinghiera opinione, io conterei questo fra i tanti altri titoli che mi fan suo, siccome chiamerò sempre fortunate le occasioni di accreditar seco la grata, perfetta ed affettuosa stima con cui sono.
     
     
     
      1661
     
      A DOMENICO ARBORIO DI GATTINARA - BRUNSWICK
     
      Vienna 28 Aprile 1768.
     
      Una vostra al solito cortesissima lettera del 29 dello scorso marzo, gravida di scuse non dovute, mi conferma nell'opinione della vostra scrupolosa gentilezza, della quale per altro mai non dovete meco far uso: poiché io sono incapace di prendere equivoci svantaggiosi alla vostra tanto esperimentata urbanità. Quando capiteranno in queste contrade i nobili viandanti di cui mi parlate, io mi approfitterò del dono che mi fate della loro conoscenza e dell'occasione d'informarmi delle circostanze della vostra persona, delle quali io sono sempre avido e sollecito.
      Apollo e le Muse, mio caro signor Gattinara, sono cattivi difensori contro i capricci della Fortuna. Questa non solo ci contrasta quei beni che sono di sua ragione, ma defrauda ancora bene spesso i nostri poveri sudori fin degli aridi frutti d'una lode a giustissimo titolo meritata. Desidero che cambi di natura per voi. Ma, in qualunque caso, non potrà mai essa rapirvi quel contento che voi frattanto provate nella dolce consuetudine con le amabili sue nemiche.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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