Egli ha ricevute qui distinte grazie da molti, e particolarmente dal fratello del re di Polonia e dal ministro russo: ed è partito venerdì scorso accompagnato da una mia lettera, che potrà molto giovargli in Varsavia: lasciandomi e suo amico e gratissimo a chi mi ha procurata la di lui desiderabile conoscenza.
Non ho potuto fin'ora appagare la mia impazienza con la lettura de' dialoghi di cui ella si è compiaciuta di farmi dono. Il signor Le Brun asserisce averli dovuti lasciare nella dogana, ed i ministri di questa, ricercati ben tre volte da un mio diligente domestico, sostengono che non vi sono. Se mai fossero qui smarriti, non saran certamente perduti, e presto o tardi si rinverranno: se mai confusi fra le bazzeccole del viandante facessero il viaggio della Sarmazia, saran colà scoperti per disertori, ed a me fedelmente rimandati. Tutto questo disordine accresce il mio desiderio, e non iscema punto la mia gratitudine verso il parzialissimo donatore. Mi conservi la sua preziosa amicizia, e mi creda con la dovuta rispettosa stima.
1664
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 9 Maggio 1768.
Questa lettera che risponde alla vostra del 23 dello scorso aprile vi giungerà il dì 21 del corrente: onde se le disposizioni avranno avuto il loro effetto, siccome spero, avrete già veduta e riverita la signora contessa di Canale, e potrete dirmi s'io abbia ragione d'esser superbo d'averla allevata a ciambellette. Desidero che le piaccia il soggiorno della cara mia patria, ma non a segno che ritardi troppo il suo ritorno.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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