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      Avrà ella costì un nuvolo di persone pronte ed atte a servirla meglio di voi: ma se potete in alcuna cosa non esserle inutile, secondarete perfettamente il mio desiderio, ed io ve ne conserverò speciale obbligazione. Ditele che il signor conte suo padre nelle nostre giornali conferenze mi parla sempre di lei e mi legge le sue lettere, nelle quali, benché scritte per lo più con incomodo e con fretta, io trovo frequentissimi tratti che fanno l'elogio del cuore e della mente di chi le scrive. Oltre le riverenze, ditele mille tenerezze per parte della fraila Figuerola, e preparatevi a pagare con usura il piacere che avrete provato all'arrivo di lei, col rammarico che vi sovrasta alla sua partenza.
      Il piego seccatore, che mi avete minacciato, non mi è giunto ancora alle mani. Desidero e spero che abbia fatto naufragio. Addio, ricevete i soliti abbracci comunicabili, e credetemi al solito.
     
     
     
      1665
     
      A VINCENZO CAMILLO ALBERTI - BOLOGNA
     
      Vienna 9 Maggio 1768.
     
      Benché minutamente informato dalle relazioni venute regolarmente alla Corte di tutto ciò che si è fatto in Bologna nel passaggio della regina di Napoli, sono stato sensibilissimo alla cortese cura che ha voluto prender Vostra Signoria di darmene così sollecita certezza. Questa obbligante prova della memoria ch'ella conserva di me esige il contraccambio della mia gratitudine ed il desiderio di convincerla nell'esecuzione d'alcun suo comando, e della costante perfettisima stima con cui sono.
     
     
     
      1666
     
      A NICOLÒ SAVERIO DORMI - PESARO
     
      Vienna 10 Maggio 1768.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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