Può darsi che vi fosse di più. Ma pochi istanti dopo aver egli cessato di vivere, tutti gli scritti suoi furono richiesti e ritenuti per qualche tempo da chi avea legittima autorità di farlo, e resi poi quanti e quali sono al presente. Sicché io credo questo articolo nell'opera sua debba essere affatto trascurato.
Mi conservi il possesso dell'invidiabil loco che gli è piaciuto concedermi nel suo bel cuore, e mi creda sempre col dovuto inalterabile rispetto.
1674
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 13 Giugno 1768.
Vedo dalla vostra del 28 dello scorso maggio che voi non avete ben digerita ancora la fredda accoglienza riportata dalle vostre ufficiose premure. Vi compatisco: e, perché non congiurino a tormentarvi con le nausee dello stomaco anche i danni che ne avrà risentiti la vostra borsa, eccovi in una picciola cambiale quanto potete aver profuso in carrozze, guanti, polveri di Cipro e profumi, che avremmo dovuto per altro, con molta lode di prudenza, risparmiare a miglior uso, seguitando i miei primi dettami. Ma il più savio compenso degli errori passati è il farli divenire preservativi contro i futuri.
Pensa molto bene il nostro esarca, se pensa come voi supponete ch'ei pensi, e io sono inclinatissimo a credere ch'ei non cambierà meridiano. Addio. Vi abbraccio con la compagna e sono.
1675
A FERRANTE CITTADELLA - LUCCA
Vienna 16 Giugno 1768.
È scritto insomma nel libro de' fati che non debba avvenirmi mai cosa desiderabile senza la sua rincrescevole appendice. Che mai avrei potuto augurarmi io medesimo di più felice che un gentil comando di V. S. illustrissima: anzi un parziale invito, che a sì alto segno mi onora?
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Giugno Cipro Giugno
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