Addio. Vi abbraccio con l'annosa compagna e sono.
1684
A GIUSEPPE GARAMPI - ROMA
Vienna 11 Luglio 1768.
Giovedì scorso, 5 del corrente, fu mandato in mia casa da un signor conte Ignazio Bathiani (che finora non ho potuto né rinvenire né conoscere) il libro delle Memorie della Beata Chiara di Rimini, col dono del quale V. S. illustrissima e riveritissima così parzialmente mi onora. Fece dirmi il cavaliere che più di sei mesi fa avrebbe egli dovuto consegnarmi il libro suddetto, ma che solo al presente gli era venuto alle mani. Io suppongo innocentissima una così enorme tardanza, ma sarei inconsolabile se, senza mia colpa, non lo fosse a V. S. illustrissima paruto il mio profondo silenzio; onde mi affretto a dileguarne ogni possibile sospetto, anche prima di aver letto con quell'ordine e con quella minuta e non interrotta attenzione ch'essa merita l'eruditissima opera sua. Ordinai nel riceverla che fosse sollecitamente legata; subito che ier l'altro la riebbi in forma leggibile, ne scorsi (ma con quel disordine che suole accompagnare l'impazienza) una parte ben considerabile: or passando dalla leggenda alle note, e da queste ora all'una ora all'altra dissertazione. Questo ancorché troppo frettoloso saggio è stato già sufficiente a farmi osservar con rispetto la pietà e la dottrina accordate così mirabilmente insieme dal degnissimo autore, a riconoscerne l'amabile carattere nella candida e nobile naturalezza del suo stile, ad ammirar la magistrale perizia con la quale egli passeggia fra le ruine de' secoli più tenebrosi ed a propormene una seria e considerata lettura, promettendomene non ordinari guadagni: poiché dall'essermi avvenuto nell'articolo in cui ella parla delle rappresentazioni mi sono assicurato che fra le molte ricchezze del suo lavoro potranno trovare di che approfittarsi fin le cicale di Parnaso.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Luglio Ignazio Bathiani Memorie Beata Chiara Rimini Parnaso
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