Mi congratulo dunque di così lodevole ed utile fatica: le sono gratissimo della parte che ha voluto farmene, e mi dichiaro già suo debitore di tutti i vantaggi ch'io mi studierò di ritrarne.
Il bibliotecario dell'Elettor Palatino, non avendomi ritrovato in casa, vi ha lasciata una lettera di V. S. illustrissima e la speranza di onorarmi un'altra volta della sua visita. Fin'ora non l'ho più veduto. Quando egli ritorni e mi riesca di rinvenirlo, farò ch'ei conosca in qual alto pregio io tenga chi a me l'ha diretto. E pieno intanto della più rispettosa gratitudine sono.
1685
A FRANCESCO SAVERIO DI ROSENBERG - FIRENZE
Vienna 18 Luglio 1768.
Dalla Nova Zembla sino alle terre de' Patagoni per colpa di Vostra Eccellenza è pubblica voce e fama ch'ella mi voglia bene: e per inevitabile conseguenza io debbo essere continuamente assediato da un nuvolo di persone che aspirano a partecipar per mezzo mio degl'influssi della benefica sua autorità. Io so perfettamente i limiti ne' quali son circoscritto dal mio dovere, e nessuna graduazione abborrisco tanto quanto quella di seccatore: onde mi difendo dai replicati assalti con un coraggio da paladino. Ma saprà certamente l'Eccellenza Vostra per propria esperienza che vi sono de' momenti nella vita che obbligano a qualche parentesi le nostre più risolute determinazioni. Eccone uno de' miei. Il signor N. N. verrà a presentarle unite alle mie le sue suppliche per implorar da lei la superiore sua protezione in un giustissimo affare. Se vorrà Vostra Eccellenza sostenere anche questa volta il credito che ha conferito ella medesima alle mie interposizioni, oltreché io sarò in avvenire più rigido mantenitore de' miei proponimenti, si accresceranno a dismisura i numerosi titoli della mia gratitudine e di quel vero ossequiosissimo rispetto con cui sono stato e sarò eternamente.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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