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      Piaccia all'Onnipotente di premiare le tante sue cristiane virtù con quella calma che non pare umanamente sperabile. Dopo l'ultima mia lunga conferenza col signor principe d'Hilburgshausen, silenzio profondo. Convien che le informazioni da lui richieste non siano decentemente comunicabili. Mi dicono che il non pagare i lor debiti sian l'entrate più sicure della sovranità per la maggior parte de' membri più distinti del gran corpo germanico. V'è bene in Vienna un supremo Consiglio imperiale aulico, dal quale sono essi giudicati; ma le liti non possono esser trattate che dagli agenti dal Consiglio medesimo già autorizzati: la molteplicità degli affari le trascina talvolta sino ai confini dell'eternità, e le esecuzioni delle sentenze non sono sempre pronte e felici. Argomentate da queste sicure notizie la facilità di adempire le ingiunte commissioni. Benché con pochissima speranza di frutto, io tornerò a fare una visita puramente ufficiosa al nostro signor principe d'Hilburgshausen, e senza esigere indiscretamente con le mie richieste ch'egli mi dica ciò che forse non vorrà dirmi d'un personaggio così poco a lui indifferente, osserverò s'egli vorrà farmene spontaneamente parola e ve ne darò relazione. Addio. Vi abbraccio con la compagna e sono.
     
     
     
      1688
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 1 Agosto 1768.
     
      Ecco una brevissima risposta alla vostra del 16 dello scorso luglio: nella quale, per economia di tranquillità, non vi dirò parola dell'enorme universale sconvolgimento che minaccia di metter sossopra tutte le divine e le umane cose.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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