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      Vantaggio al quale (mancando loro il necessario fondamento d'una ragionevole speranza) mai non avrebbero osato di sollevarsi i miei voti. Ah non curi, la supplico, di andar con più minuto esame indagando quanto abbia ella degnamente collocato il suo dono. Io troppo arrischierei in tale inchiesta, poiché non posso lusingarmi di conservar lungamente il mio invidiabile acquisto se non se implorando ed ottenendo dall'Eccellenza Vostra che voglia contarmi per merito il giusto ed alto pregio in cui tengo l'illustre sua distintissima persona, il rispetto ed il piacere con cui ammiro ed esalto le rare qualità che l'adornano, e la pronta ubbidienza con la quale io mi propongo di liberare in parte dalla taccia d'usurpazione l'onore che ardisco d'attribuirmi, mentre col più riverente ossequio mi dico.
     
     
     
      1696
     
      A PIETRO BUONTEMPI - PESARO
     
      Vienna 18 Agosto 1768.
     
      Se servono gli stimoli eccitatori a così felici talenti (qual senza fallo esser dee quello del parziale autore de' due leggiadrissimi sonetti che in questo ordinario mi pervengono), han dritto gli scritti miei di vantarsi d'una specie di merito che può ben consolarli, e con usura, della scarsezza d'ogni altro. Nella replicata lettura di così vivaci componimenti io non mi son meno compiaciuto della mia fortuna che della poetica elevazione dello scrittore: e siccome auguro, per debito di gratitudine, meno sterili soggetti all'ubbidiente sua Musa, così desidero a me stesso qualche proporzionata alla sufficienza mia fortunata occasione, onde assicurarlo con l'opera della sincera riconoscenza con cui sono e sarò sempre.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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