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      Le informazioni ch'ei pensava di procurare o non saran venute, o saran tali ch'ei non crede convenevole di comunicarmi, ed il suo costante silenzio m'avverte abbastanza che sarebbe inutile importunità l'andargli tuttavia ostinatamente rompendo il serenissimo colosseo. Onde la mia commissione è finita. Mi ha sommamente sorpreso ed afflitto la terribile tempesta caduta sul capo a cotesto eminentissimo esarca: io non l'ho mai creduto capace di meritarla e desidero di non essermi ingannato. Ma intanto è ben difficile all'innocenza medesima il rivendicare la perduta anche a torto sua primiera opinione, dopo essere stata ferita da colpi così pubblici, strepitosi e significanti. Comunque la cosa sia andata, è sempre fecondo motivo di molte meditazioni morali. Addio. Abbracciate al solito per me la compagna e credetemi.
     
     
     
      1701
     
      A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
     
      Vienna 1 Settembre 1768.
     
      Un caro effetto della nostra tenera indissolubile gemellaggine è l'affettuosa cura dell'adorabile mio Carluccio nell'informarmi, con preferenza a tanti altri, della nuova forma che prende la sua domestica società, a seconda de' benefici e prudenti suggerimenti del suo cuore e della sua mente. Non saprei spiegarvi a qual segno me ne compiaccia, e quanto giustamente me ne congratulo con esso voi. In primo luogo mi consola il ritrovare in questa azione il costante adorabile carattere del mio diletto gemello, sempre eguale a se stesso, e sempre inteso a distinguersi dal comune degli uomini con la beneficenza, che è uno de' più belli e de' più grandi attributi della divinità. Io spero in secondo luogo, anzi mi prometto, che le necessarie e dilettevoli occupazioni che vi produrrà il regolamento di cotesta nascente popolazione vi toglieranno di mano a tutti quei neri e pavonazzi ipocondriaci pensieri che, impadroniti di voi ed avvelenandovi senza intermissione e i giorni e le notti, minacciavano la vostra distruzione, con profondo ma inutile dolor degli amici inabili a potervi soccorrere.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Settembre Carluccio