Pagina (320/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      .. Ma ohimè! voi sollevate già quelle lunghe braccia magistrali per impormi silenzio. Pace pace: non mi sgridate; ho finito.
      Voi sapete quando, da quanto tempo, e con quanta ragione io stimo, amo e rispetto il degnissimo nostro auditor Bizzarini, e potete facilmente imaginarvi se mi sarà caro il nuovo di lui lavoro poetico che promettete di comunicarmi. Oltre gli altri meriti ch'io son certo di ritrovare in esso, ne ha già appresso di me uno grandissimo servendomi d'argomento della sua ristabilita salute: senza la quale ei non avrebbe potuto esser atto ad imaginare impresa così ridente e così (come asserite) mirabilmente eseguita. Aspetto con impazienza il vostro dono: e quella via di trasmetterlo sarà più approvata da me, che costerà minore incomodo a voi.
      Dalla giusta idea che ho del bel cuore dell'ornatissima nostra signora Livia Accarigi deduco qual sarà stata la sua desolazione nella perdita d'una madre da lei così teneramente amata ed esemplarmente assistita. Le sue virtù meriterebbero in vero impieghi men dolorosi. Ricordatele, vi prego, l'ossequio mio, raccomandatemi alla sua memoria: ma guardatevi di esacerbarle la piaga con un importuno ufficio di condoglianza.
      La mia lettera, di cui mi dite che si parla in Siena, non ha verun vantaggio né di mole né di peso sopra le altre mie correnti lettere familiari. Credo che un periodetto, che ex abundantia cordis mi scorse involontariamente dalla penna su le turbolenze presenti, e la parzialità del corrispondente, l'abbian caricata di un credito tanto maggior del suo merito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Bizzarini Livia Accarigi Siena