Ha ella ottimamente fatto eleggendo per la sua versione la seconda maniera delle opere da me cambiate: sempre è ragionevole il supposto che nessun artefice ritocchi i suoi lavori per peggiorarli, benché pur troppo succeda. Né men saviamente ha risoluto seguitando l'edizione di Parigi, come la più corretta di tutte le sue antecedenti; ma chi bramasse la più copiosa, converrebbe che si rivolgesse a quella di Torino, ultimamente accresciuta del decimo volume.
Desidero che, se mai si stancasse la sua costanza nel fastidio di così lungo viaggio, non se ne risenta almeno la sua benevolenza, acquisto che io considero come uno de' più cari ed onorati frutti de' miei sudori; e pieno intanto di rispettosa stima e di sincerissima gratitudine io sono.
1714
A GIOVANNI FRANCESCO SABATINI - NAPOLI
Vienna 17 Ottobre 1768.
Con ammirazione non ordinaria ho letti i due nuovi ardenti componimenti che V. S. illustrissima si è compiaciuta inviarmi: e la mia fantasia n'è ancora bollente, non che riscaldata. Dalle fiamme che esala, argomento la focosa sorgente che le produce; e mi congratulo con me stesso che la sua gratuita parzialità abbia voluto rendermi l'oggetto di così luminose fermentazioni.
In una mia lettera a lei diretta fin dal dì 11 di giugno dell'anno scorso 1767 io procurai disingannarla della vantaggiosa idea del mio credito, ch'ella avea concepita; ma dall'ultimo suo foglio parmi di non averla persuasa. Ah, mio caro signor Sabatini, creda pure come verità evangelica che i più graduati abitatori del Parnaso fanno misera figura nella corte della fortuna.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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