Io mi ero sommamente consolato sentendovi invaghito dello studio della storia naturale, studio che, bisognoso d'infinite osservazioni, dovrebbe molto distrarre dalla lima del tavolino: ma in voi è visibilmente stato un accrescimento di peso, non un sollievo. Il portentoso tesoro delle pellegrine erudizioni che nell'età vostra avete già saputo raccogliere non si trova ne' prati e ne' giardini: né l'imaginare, disporre e partorire poemi scientifici con quella attentissima cura che voi c'impiegate è la strada di rallentar quell'arco che minaccia di rompersi o di perder tutta la sua elasticità se dee continuamente esser teso. Pensateci, caro amico, e ricordatevi che sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectum.
Mi ha sommamente afflitto l'erronea opinione che voi avete di quella compagnia che pensareste di dare alla mia eroina. Oh Dio buono! Da quai fanatici vi siete lasciato sedurre? Oh come mai ingannano la vista gli oggetti mirati in lontananza! Rimanga fra noi questa confidente esclamazione. Non vi stancate di riamarmi: datemene prova con aver più cura di voi medesimo, e credetemi con la più costante e tenera stima.
1724
A GIUSEPPE AZZONI - SIENA
Vienna 24 Novembre 1768.
La viva descrizione che trovo nella vostra lettera delle stimabili e rare qualità del diletto e meritevole nostro amico e discepolo mi ha comunicata gran parte del profondo e giusto dolore che ad un cuore così bene organizzato come quello del mio caro padre Azzoni dee necessariamente averne cagionato la perdita inaspettata.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dio Novembre Azzoni
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