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      Insomma, parmi che le Muse le sian grate della violenta inclinazione ch'ella risente per esse: e sarebbero disposte a consentirle i più distinti favori quando, potendo e volendo V. S. illustrissima rinunciare a quelli della Fortuna loro implacabile nemica, sacrificasse interamente tutte le sue cure al Parnaso. Eroica risoluzione, che merita, prima d'esser presa, e considerazione e consiglio.
      So che la sua richiesta delle mie correzioni è più cortesia che bisogno, ma, intesa nel senso che a me conviene, io le assicuro che mi sarebbe carissimo il ragionar seco de' canoni poetici: mestiere utilissimo per illuminarsi a vicenda; ma il duro meccanico impiego dello scrivere le lunghe lettere che bisognano per spiegarsi in distanza, supera il presente valore della mia macchina: e non trovarebbe luogo nel corto ozio che mi lasciano i miei indispensabili doveri: fra quali per altro io conterò sempre quello d'esserle grato, di stimarla quanto ella merita, e di essere veracemente.
     
     
     
      1732
     
      A BALDASSARE PAPADIA - NAPOLI
     
      Vienna 12 Dicembre 1768.
     
      Bisognerebbe aver contratta tutta la stolta insensibilità di Zenone e di Cleante per poter lungamente resistere alle tentazioni di vanità con le quali va assalendo la mia dovuta moderazione la mia diletta Partenope. Anche V. S. illustrissima, per impulso d'amorosa gentilezza, ha voluto darle la sua scossa: Dio gliel perdoni. Tutto ciò ch'ella spiega nell'eloquente sua lettera, e tutto ciò ch'ella imagina nel suo sublime sonetto, non solo eccede la corta misura del merito mio, ma cospira a privarmi della giusta cognizione di me medesimo.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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