Quelle che voi scegliete per migliorare i vostri affari domestici non solo non sono strade che spuntino, ma potrebbero condurre a passi difficili e pericolosi, e non intendo come gli esempi non vi abbiano illuminato. Credete questa come provata ed indubitata verità: quanto lo è la costante ed affettuosissima stima con cui sono.
1741
A TOMMASO GORDIGIANI - FIRENZE
Vienna 26 Dicembre 1768.
Voi mi trattate da quello ch'io sono, mio caro signor Gordigiani, usando meco il vecchio abolito costume dell'augurio di buone feste; ed io vel perdono in grazia della verità, che sempre è bella ancor quando dispiace: anzi ve ne sono grato e ve ne rendo il dovuto contraccambio.
Il signor Martines, custode dell'imperiale Biblioteca, si trovò fortunatamente meco all'arrivo delle vostre lettere; dovea andar per altro dalla serenissima arciduchessa Marianna, e ad istanza mia prese quella da voi scritta per la principessa suddetta, gliela presentò, ed ella la lesse, la gradì, e disse di ricordarsi di voi per avervi veduto in figura di corriere: onde ecco appagato prontamente il vostro desiderio. Addio, caro signor Gordigiani: conservatevi e credetemi sempre con la medesima affettuosa stima.
1742
A FRANCESCA MARIA TORRES ORZONI - GORIZIA
Vienna 28 Dicembre 1768.
La sincera amicizia, riverita signora contessa, deve essere sollievo, e non peso: e per esser tale non convien che dipenda dalle inutili formalità del commercio civile. Non sarebbe di questa specie la mia, s'io potessi dopo tante prove dubitar della vostra, quando o l'accidentale concorso di straordinarie faccende, o qualche indisposizione dell'animo o della macchina mi defrauda del consueto piacere delle vostre lettere.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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