Pagina (357/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se da voi pretendo io medesimo questa indulgenza, con quanta maggior ragione dovrete da me pretenderla voi, che, munita de' privilegi del bel sesso, siete per natura esente dalle scrupolose esattezze del nostro. Qualunque sia la sorgente di cotesta vostra situazione che voi chiamate pigrizia o letargo, io son tranquillissimo in quanto alla costante misura della parziale bontà vostra a mio riguardo: essendo essa d'una specie incorruttibile, che non soggiace ad alterazioni. Ma non perciò sono insensibile all'obbligante apologia del vostro silenzio: questa è una grandissima confermazione della mia sicurezza, ed io ne conosco tutto il valore.
      È verissimo ch'io sono stato e consolato e sorpreso dal contegno del nostro giovane guerriero. Io era poco favorevolmente preoccupato per lui, e l'ho trovato con piacere e meraviglia totalmente diverso dalla mia espettazione. Egli è pulito ed ufficioso senza affettazione, rispettoso senza viltà, franco senza impertinenza, economo senza sordidezza, considerato nelle risposte, è diligente e perspicace ne' suoi affari: di modo che non solo è stato qui comunemente gradito ed approvato, ma gli ha presagito ogn'uno felicissimi progressi. L'investigare il cuore umano è difficile impresa: ma pure avendolo io a bello studio condotto a parlar de' suoi genitori e della sua famiglia, ho trovato nella sua maniera d'esprimersi quel rispetto e quell'amore ch'io desiderava di trovarvi. In fine, per quanto io l'abbia attentamente osservato ed esaminato, non ho trovato in lui né azione né parola degna di riprensione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264