Che sappia un uomo in tale età mascherarsi a questo segno non mi pare assolutamente possibile: come né pure reputo possibile che un carattere sia capace di così strano cambiamento: e son portato a credere che si sia svantaggiosamente giudicato di questo, perché il giudizio ha preceduto la di lui maturità: come tal volta avvien ne' bambini, che paiono deformi nascendo, e si ritrovan poi perfettamente proporzionati quando si è lasciato alla natura il tempo necessario a spiegarsi. Io me ne congratulo non solo con voi e col degnissimo signor tenente maresciallo (che teneramente abbraccio e divotamente riverisco), ma e col caro bassà e con l'amabile sultanina e con tutta la florida famiglia, che ha ragionevole fondamento di promettersene contentezza ed ornamento in vece delle amarezze che ne temeva. Attendete dunque, riverita signora contessa, a rischiarar con queste ridenti speranze il fosco colorito del vostro umore: ma siate a buon conto certissima che qualunque egli sia, bianco o bruno, pavonazzo o color di rose, non cangerà perciò mai tenore, ma sarà sempre l'istessa quell'antica, costante e rispettosa stima, con la quale io voglio essere invariabilmente.
1743
A CARLO MAGNANEGO - MANTOVA
Vienna 31 Dicembre 1768.
Se l'invidiabile difetto della sua giovinezza l'ha sedotta a cantar le lodi della bell'arte poetica, ed a farmene parte (come V. S. illustrissima asserisce), io desidero ch'ella mai non invecchi, onde mai non abbia a correggersene. Il suo poemetto non solo non ha bisogno di scuse, ma io ho ritrovato in esso, oltre la non comune erudizione, un calor di fantasia ed un vigor d'espressioni, che scoprono la ricchezza della miniera che l'ha prodotto.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre
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