Ecco l'annua saporitissima messaggiera, che con la sua muta retorica mi dimostra ad evidenza la costante obbligantissima memoria che V. S. illustrissima di me conserva. Io so purtroppo che quello del tempo è il dispendio del quale ella più vivamente si risente; ma non so però trattenermi dall'abusarne almeno per quei pochi momenti che bisognano per assicurarla ch'io sento tutto il valore delle gratuite sue generose attenzioni, e che arrossisco che, a dispetto della sua perspicacia, non abbia ella potuto fin'ora scoprire in me qualche abilità ad ubbidirla: onde rimanga sempre ristretta fra le oziose proteste quella grata sincera e riverente stima con cui sono.
1753
A GIACINTA BETTI - BOLOGNA
Vienna 2 Febbraio 1769.
È un amabile tratto della sua gentilezza, riverita signora Giacinta, la cortese cura d'informarmi del nuovo stato nel quale la ritroverà questa mia risposta. Le commendabili da lei conosciute qualità dello sposo che la Providenza le destina sono la più efficace ricetta onde trasformare in oro il suo forse troppo vivace mercurio, e per fabbricarsi tutta quella felicità della quale siamo capaci. Io non solo gliel'auguro, ma francamente gliela presagisco, sicuro che ella coopererà dal suo canto a procurarsela, né vorrà addossarsi tutta la colpa di non averla conseguita.
Una lunga lettera sarebbe troppo mal collocata fra le allegre sue presenti occupazioni; onde, assicurandola della sincerità dei miei voti per ogni sua contentezza, con la discreta convenevole sollecitudine invariabilmente mi dico.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Febbraio Giacinta Providenza
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