Nel primo di essi, poeticamente concepito e felicemente prodotto, non ho trovato di riprensibile se non se le traveggole della sua amicizia: ed ho conosciuta negli altri tre la profonda solidità con la quale ella pensa, e l'utilità di sottoporre le idee metafisiche alla tirannia della rima. Impieghi cotesta sua abilità nello scoprire in me qualche attività ad ubbidirla e mi creda intanto con la più sincera, grata ed affettuosa stima.
1759
A BALDASSARE PAPADIA - NAPOLI
Vienna 20 Febbraio 1769.
La giustizia ch'io rendo a' suoi poetici talenti non esige gli eccessi di gratitudine che ritrovo nell'ultimo suo gentilissimo foglio, ma vagliono ben essi a scoprirmi le lodevoli disposizioni dell'animo suo ripieno di quella non comune moderazione che di tanto è più utile al compimento d'ogni onorata impresa, che la soverchia fiducia. Piacemi ch'ella abbia scelto un genere di poesia che richiede appunto quella limpida e armoniosa dolcezza e quella facile ed elegante semplicità alla quale già la natura visibilmente la inclina. Mi auguro sollecita l'edizione de' suoi lavori, e pronto il benevolo portatore che me ne provegga: ed intanto, a dispetto del laconismo al quale mi condanna il per me durissimo mestiere dello scrivere, non si stanchi ella di riamarmi e di credermi.
1760
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 27 Febbraio 1769.
Questa brevissima lettera ha il merito di qualunque mia più prolissa cicalata, poiché per non lasciar senza risposta la vostra del dì 11 del corrente è scritta da un povero galantuomo stanco e rifinito per avere schiccherato diversi noiosissimi fogli, pagamenti di debiti arretrati e senza mia colpa contratti con alcune seccantissime cicale del Parnaso, che col pretesto di domandar pareri e correzioni vanno uccellando panegirici ed abusano della mia pazienza, della quale ho tanto bisogno per mille cose men puerili.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Febbraio Febbraio Parnaso
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