Una tale spezie di lettera è decente, scritta ad un amico; ma è temeraria, stampata. L'approvazione di V. S. illustrissima mi solletica, ma non basta a liberarmi dalla taccia di audacia e di temerità che mi avrà addossata appresso la maggior parte de' lettori cotesta sconsigliata pubblicazione.
La nostra Corte non ha né musici né teatro, e fin'ora non ne provvede; onde nelle prossime feste nuziali io spero quel riposo del quale tanto abbisogno. Si conservi gelosamente, non si stanchi di riamarmi e mi creda con amore uguale al rispetto.
1772
A GIUSEPPE GORETTI DE' FLAMINI - VIENNA
Vienna 22 Aprile 1769.
Al signor conte Giuseppe Goretti de' Flamini, dopo i dovuti ossequi, rende l'abate Metastasio le più sincere e distinte grazie per l'obbligantissimo dono, del quale si trova da lui onorato, della elegante edizione della vita del beato Michele Flamini. Nel corto spazio di tempo che n'è possessore ha già egli trascorsa una gran parte del libro, e benché con quel disordine che mai non si scompagna dalla avidità e dalla fretta, ne ha pure già abbastanza assaporato per ravvisarne i molti meriti, e particolarmente quello dell'opuscolo ben degnamente raccomandato, per sentirsi stimolato a replicarne immediatamente una più attenta ed esatta lettura, e per rendere la meritata giustizia all'esquisito gusto ed alle commendabili cristiane e letterarie cure dell'eruditissimo editore, al quale gratissimo chi scrive che abbia voluto fornirlo d'un così caro pegno della sua parziale amicizia, riverentemente si conferma.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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