Quando giungano alle mie mani gli esemplari ch'ella pensa inviarmi dell'insigne suo trattato, io ne farò uso degno de' medesimi e dell'autore, che teneramente intanto abbraccio e divotamente riverisco, confermandomi.
1785
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - BOLOGNA
Vienna 29 Maggio 1769.
Se la meritata distinzione d'esser voi quasi l'unico vivente che sia stato ammesso all'augusto colloquio non mi è stata comunicata da alcun'altra lettera prima della vostra, non ne siate superbo: perché se non vi ha prevenuto questa volta alcuna lettera, l'ha fatto la viva voce di due ufficiali che si son trovati al caso in Bologna ed han corso meglio della posta. Ma la loro sollecitudine non iscema punto di merito all'attenzione del mio caro gemello, a cui ne sono gratissimo e col quale mi congratulo ch'egli vegga rendersi così luminosa giustizia dai primi mobili dell'umanità.
Se dobbiamo aspettare il rimborso delle nostre tenerezze dalla nuova pellegrinetta di questo mondo fin ch'ella abbia apprese a memoria tutte le mie filastrocche canore, il nostro credito potrà andare a far numero fra quelle bazzecole che il paladino Astolfo ritrovò sulla luna. O accorciate, caro gemello, il termine del pagamento, o io protesterò nelle forme contro una dilazione così manifestamente collusiva. Addio. Conservatevi gelosamente per poter supplire con quel valore che avete mostrato nel parto anche ai tanti altri uffici materni che vi andranno di giorno in giorno successivamente occupando: mentre io, assistendovi almeno co' miei voti, vi abbraccio intanto e mi confermo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Bologna Astolfo
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