Imploro l'assistenza della benevola ascoltatrice della sua cetra affinché in difetto della mia inefficace eloquenza impieghi il suo ascendente a ritrarla da così pericoloso disegno. Oltre la stima già da me concepita, io conserverò eternamente per lei la riconoscenza dovuta a chi mi avrà liberato da' miei importuni rimorsi.
1791
A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
Vienna 19 Giugno 1769.
A dispetto de' miei flati ipocondriaci, che vanno anche più del solito imperversando da qualche settimana in qua, e che allegando il pacifico possesso di tanti anni si credono in dritto di farmi rinnegar la pazienza, non voglio differir la risposta della quale son debitore al gentilissimo foglio del 27 di maggio, nel quale il mio caro signor Rovatti mi dà nuove testimonianze e del suo dolcissimo costume e della costante amorosa parzialità della quale mi onora. Tutto ciò ch'io candidamente gli ho scritto è stato dettato dalla affettuosa premura ch'io mi sento di vederlo in ogni sua parte eguale a se stesso ed all'idea che ho formata del suo cuore e della sua mente: e nel trovarlo così docile ai dettami della ragione e così grato alla sincerità di chi glieli suggerisce, mi son compiaciuto del mio giudizio già da lungo tempo formato intorno al suo non meno amabile che stimabile carattere. Io non dubito che il pubblico renderà giustizia al merito del dotto vostro poemetto Delle fontane che intendete di dare alle stampe, e non saprei oppormi al vostro desiderio, non ostante il troppo severo precetto d'Orazio Nonumque prematur in annum.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Giugno Rovatti Orazio Nonumque
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