1794
A DOMENICO DIODATI - NAPOLI
Vienna 29 Giugno 1769.
Dopo aver inutilmente attesa per alquante settimane da questo ministro russo qualche notizia che m'illuminasse su la sorte incontrata in Petersburg dall'aureo libro di V. S. illustrissima, mi era determinato ad andarne ad interrogar lui medesimo subito che fossero scorse le strepitose festive solennità delle nozze parmigiane, che da molti giorni in qua tengono in continuo moto tutto questo popolo, il Ministero e la Corte, e che oggi avranno il loro termine con la pubblica partenza dell'arciduchessa sposa. Ma il caso ha accorciato il tempo ch'io mi era prescritto, avendomi fatto incontrare col principe di Gallixin nell'assemblea del principe di Colloredo, vicecancelliere dell'Impero, ne' giorni addietro. Io m'appressai a lui in atto di riverirlo, ed a bello studio non gli parlai subito del nostro affare, sperando che spontaneamente ei ne farebbe motto. Ma essendomi fallita la speranza, per obbligarlo ad entrare in materia presi il pretesto di ringraziarlo di quanto (a tenore delle relazioni del signor conte di Canale) io sapea esser da lui stato operato per secondar le nostre istanze. Ei me ne replicò allora il minuto racconto, e cadde di bel nuovo nell'antico silenzio. Questo avrebbe bastato per conoscere in quali acque si naviga; ma la mia impazienza d'esser meglio rischiarato mi fa soggiungere: - Né da quel tempo in qua si è ricevuto alcun cenno della sorte del nostro omaggio? - No -, rispose egli, e continuò: - Ma non è da farsene meraviglia, atteso il concorso de' noti affari che occupano seriamente la mia Corte nelle correnti circostanze.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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