Pagina (427/1264)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Me ne congratulo seco e con me stesso arricchito d'un amico di tanto pregio.
      Tenterò il guado col Sassone per far mettere in musica uno de' suoi Salmi, benché egli è così spesso alle prese con la sua dolorosa, ed ormai quasi continua podagra, che non so che promettermi della sua condescendenza. Egli non vive in città, onde passano talvolta motti mesi che non ci vediamo. Subito ch'io ne abbia il tempo, andrò a cercarlo e procurerò d'invogliarlo all'opera. Mi dilungherei di vantaggio, se mi costasse meno il meccanismo dello scrivere. Non si stanchi di riamarmi e mi creda sempre colla più costante e riverente stima.
     
     
     
      1801
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 21 Agosto 1769.
     
      La vostra del 5 del corrente è piena di ridenti speranze intorno alla concordia che tutti sospiriamo fra il Sacerdozio e l'Impero. Io vorrei poterle adottare, ma la mia costituzione ipocondriaca non mel consente, anzi mi presenta scogli molto maggiori che Benevento, Avignone ed i Gesuiti, e non trovo altra via di consolarmi che il procurare di distrarmi da così dolorosa meditazione. Qui per molti giorni abbiamo avuto un caldo africano, ed improvvisamente ier l'altro ci sorprese un freddo della Nuova Zembla. Le camere si conservano roventi di modo che non si può star né con le finestre chiuse né aperte. Queste estremità riunite agiscono impertinentemente su i nostri poveri microcosmi e ci forniscono di catarri, reumatismi ed altre gentilezze. Io mi difendo alla meglio, ma non lascio di risentirmene. Spero che voi non avrete almeno da difendervi da due nemici nel tempo medesimo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Sassone Salmi Agosto Sacerdozio Impero Benevento Avignone Gesuiti Nuova Zembla