Io starò su l'avviso, e, riuscendomi di prevederla, frontis ad urbanae discendam proemia: ed esigerò arditamente gli effetti delle vostre favorevoli disposizioni.
L'altro commendabilissimo vostro disegno di offerire i libri sudetti all'imperatrice regina per arricchirne l'imperial Biblioteca non incontra minori inciampi. Saprete già che n'è bibliotecario il signor baron Vansuitten, e che questi non limita l'autorità della sua carica ne' confini della Biblioteca, ma dispone di tutto ciò che è res libraria. Egli fa rivedere i libri, egli gli approva o condanna, egli gli ammette o gli esclude dalla città, ne concede o ne proibisce la vendita. Regola gli studi di questa e di tutte le Università de' dominii austriaci, ed è qui in somma il primo mobile letterario: gode meritamente il favor della padrona augustissima, ed ha, mercé il suo impiego di medico dell'imperial famiglia, più volte ogni giorno l'occasione d'essere a' piedi de' sovrani. Dopo queste premesse converrete che sarebbe imprudente e dannoso l'incaminare qualunque progetto letterario per altro canale che per questo. Io perciò ho fatto proporre da un suo confidente al signor barone suddetto il nostro pensiero, con la preghiera di secondarlo: ma egli ha risposto di non aver più l'arbitrio di fare alla sovrana somiglianti offerte, poiché il torrente degli omaggi letterari che inondavano ne' tempi scorsi la reggia ha prodotto la risoluzione di non accettarne più alcuno. Io non mi accheterò alla prima repulsa, tenterò di nuovo il guado: ma non con molta speranza, poiché il sopranominato signor barone si mostra in tutto fortem et tenacem propositi virum.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Biblioteca Vansuitten Biblioteca Università
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