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      Tutto ciò che uscirà dalla penna del gentilissimo quanto dotto signor avvocato Bruni ha diritto di esigere il mio rispetto; e, da ciò che ho altre volte veduto de' suoi letterari lavori, argomento il merito di quello che aspetto. Siatemi voi mallevadore dell'infinita affettuosa stima con la quale io contraccambio la gratuita sua parzialità.
      Desidero che il nostro signor Montagnini abbia costì occasione di far uso delle belle cognizioni delle quali con indefessa applicazione ha fatto tesoro nel suo soggiorno in Vienna; intanto abbracciatelo teneramente in mio nome, e ditegli che io sono gratissimo alla sua obbligante memoria.
      Addio, caro signor Filipponi; vi rendo le buone feste per vendetta, contando io per ingiuria un simile rancido uffizio fra i veri amici. Raccomandatemi alla venerabile sacerdotessa ed a tutta l'esemplare famiglia, e non cessate di credermi.
     
     
     
      1819
     
      ALL'ABATE SIMONCELLI - MILANO
     
      Vienna 27 Novembre 1769.
     
      Or vedete, mio caro signor maestro di Camera, quali granchi a secco si prendono quando si argomenta per conghietture: il vostro silenzio intorno alla parte del mondo verso la quale eravate per incaminarvi, guarnito di tenerissimi e quasi ultimi congedi, avea fisonomia di mistero politico: e mi ha presentate idee diametralmente opposte alla verità. Io ho temuto un viaggio pericoloso, lontano e marittimo; ed il vostro è stato sicuro, corto e terrestre: io vi ho accompagnato coi miei voti verso il levante, e voi andavate verso il ponente: io vi ho compianto fra i palpiti ed i tumulti almeno almeno di Montenegro, e voi siete in seno della tranquillità, dell'abbondanza e del buon tempo di Milano.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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