1821
A SAVERIO MATTEI - NAPOLI
Vienna 4 Dicembre 1769.
È già da qualche settimana terminata la musica del noto Salmo, ma non ho potuto trovar fin'ora sicura occasione per incamminarla a cotesta volta. Ne spero una non lontana; e frattanto, informando di ciò V. S. illustrissima, prevengo i sospetti che la dilazione potrebbe far nascere a svantaggio della mia diligenza. Il piacere con cui l'attenta compositrice ha intrapreso ed eseguito questo lavoro potrebbe farmi lusingare che non le sia mal riuscito. Ella s'è proposta di valersi insieme della venustà dello stile moderno, evitandone la licenza, e dell'armoniosa solidità dell'antico stile ecclesiastico, spogliato del goticismo. Io non son giudice idoneo per distinguere se l'abbia conseguito; ma mi lusingo almeno che la sufficiente decenza della cornice non sia per recar pregiudizio all'eccellenza del quadro. Ella ne deciderà come arbitro già da gran tempo iniziato ne' misteri armonici, e come a tale non è necessario ch'io le suggerisca che componimenti di questa fatta, prima d'essere esposti al giudizio d'orecchie profane, abbisognano di qualche prova, regolata da perito, discreto e caritatevole direttore, affinché non si attribuiscano almeno al povero scrittore anche i difetti della poco esatta esecuzione. Quando si farà la spedizione, ella ne sarà da me diligentemente avvertita con tutte le necessarie circostanze.
Addio, mio caro signor Saverio. Non si stanchi d'amarmi e di credermi, con ossequio eguale alla stima.
1822
A FRANCESCO GRISI - ALA
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Dicembre Salmo Saverio
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