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      Ebbi cura di far provveder ciascuno de' presenti d'una copia della poesia, ed esultai ne' comuni applausi che ne riscosse l'eccellente traduttore. Spero che V. S. illustrissima non avrà costì trascurata questa necessaria diligenza.
      Entro a parte del meritato onore che ridonda all'erudito suo libro dalla necessità di replicarne così sollecitamente una nuova edizione in ottavo; ma non vorrei che la prima in quarto rimanesse però scema del suo compimento. I tre volumi de' quali la sua gentilezza mi fu cortese, appuntati sol quanto basta per servire intanto al comodo de' lettori, attendono con impazienza i loro compagni per essere tutti insieme uniformemente adornati della veste signorile che ad essi è dovuta. Mi hanno così dolcemente fin'ora e così utilmente occupato, ch'io non saprei defraudarli di questo picciolo segno della mia gratitudine.
      Ch'io le dica il mio sentimento sul merito dell'antica e della moderna musica? Ah barbaro signor don Saverio! Questo è cacciarmi crudelmente in un laberinto da cui ella sa benissimo ch'io non potrei distrigarmi ancorché fossi fornito di tutti gl'istrumenti che bisognano a tanta operazione, o che mi trovassi ancora nel più florido vigore degli anni per provvedermene. Quale ragionevol comparazione potrà mai farsi fra oggetti che non si conoscono? Io sono convinto della reale, fastosa magnificenza della musica ebrea; io non mi credo permesso di dubitare dell'efficacia della greca; ma non saprei formarmi perciò una giusta idea de' loro diversi sistemi.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





Saverio