Sarei inconsolabile se alcuno la rendesse pubblica per soverchio desiderio di onorarmi. Ella sa i miei difetti: li compatisca; mi riami a loro dispetto, e costantemente mi creda.
1852
A DOMENICO DIODATI - NAPOLI
Vienna 5 Aprile 1770.
Finalmente dopo ben sei mesi di viaggio è pur giunto a queste nostre contrade il bagaglio dell'attentissimo signor duca di Braganza, che, con quella prontezza che ha potuto dipender da lui, mi mandò esattamente per altro l'involto a me da V. S. illustrissima diretto con una sua obbligantissima lettera, ed i quattro esemplari dell'eruditissimo suo Trattato. Per far buon uso del prezioso dono, consegnai subito uno de' libri al signor conte di Canale, uno al signor baron di Hagen vicepresidente di questo Aulico Consiglio imperiale, ed il terzo a Milord Storman ambasciadore d'Inghilterra a questa Corte, cavalieri di varia e profonda dottrina, capaci di conoscere il valore dell'opera, e che hanno sommamente gradito l'acquisto. Il quarto è da me destinato alla Biblioteca augustissima, quando non sia già per essa stato commesso in Italia, come ho ragione di sospettare. Le sono intanto gratissimo dell'occasione che mi ha somministrata di onorar me stesso procurandole approvatori.
Il piacere ch'io mi prometto dal mio commercio con le Muse mi consiglia ad augurargliele favorevoli: a condizione per altro che esse non le cagionino tanto abborrimento per le occupazioni forensi. Il decoro ed i commodi che queste producono sono beni reali e necessari alla prosperità di tutta la vita, e veggo che pochi evitano al fine il pentimento di averle trascurate.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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