Si degnò comunicarmi la nuova sua risoluzione: e mi comandò ciò non ostante di dar l'ultima mano al mio imperfetto lavoro e di recarlo a lei per suo privato trattenimento. Onde l'opera è fra le mani augustissime, superba del sovrano gradimento, ma senza l'arbitrio di mostrarsi ad alcuno, finché di lei altrimenti non sia disposto.
Ricevei un obbligantissimo avviso della meritata sua promozione dal degnissimo monsignor di Bari, e gli spiegai in una mia lettera il mio giubilo presente e le grandi mie future speranze. Io lo rispetto, e l'amo: ed ho qui infiniti rivali. Se per avventura egli è ancora in Napoli supplico l'Eccellenza Vostra di rinnovargli le proteste dell'ossequiosa servitù mia.
Il mio decanato fra tutti i suoi servitori, riverita signora principessa, vanta le sue ragioni fin dall'epoca della duchessa di Limatola, in casa della quale io l'ho veduta quasi fanciulla: or pensi s'io sia per cederne l'onore ad alcuno. Mi continui dunque Vostra Eccellenza quella bontà che merita la mia ben fondata e prescritta graduazione: me la implori dal degnissimo signor principe suo figliuolo e da tutta la florida famiglia: né lasci mai di credermi, col dovuto invariabile rispetto.
1854
A BASILIO DE GAMA - RIO DE JANEIRO
Vienna 7 Aprile 1770.
La mia crassa ignoranza dell'idioma del suo poema non ha bastato, gentilissimo signor de Gama, a nascondermene tutto il valore. Ne ho già scoperto per me stesso abbastanza per trovarmi convinto che Apollo anche sulle Sponde del Rio Janeiro ha il suo Delo, il suo Cinto ed il suo Elicona; e per affrettarmi a procurare, come io faccio, un abile espositore che renda la mia vista più chiara ed il mio piacer più perfetto.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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