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      A voi non basta l'amarmi con l'eccesso ch'io sono obbligato a conoscere, ma veggo che vi andate procurando compagni. La gratuita parzialità di cui mi onora cotesto obbligantissimo signor abate Augusto de' Malfatti è senza fallo un effetto delle vostre missioni. Io ve ne sono gratissimo: a patto che per compir l'opera assicuriate cotesto degnissimo gentiluomo a qual segno io mi senta onorato della sua invidiabile propensione, e quanto io desideri di meritarla. Addio, mio caro signor Grisi, conservatemi lo stimabile amor vostro, siate certissimo del dovuto contracambio, né mai cessate di credermi.
     
     
     
      1857
     
      A PELLEGRINO SALANDRI - MANTOVA
     
      Vienna 12 Aprile 1770.
     
      Nella vivace e splendida ode, di cui V. S. illustrissima si è compiaciuta di farmi parte, ella prova con l'esperienza che non è così pericoloso per lei, come Orazio crede per tutti, l'emulare i voli pindarici. In questo elettissimo componimento si vede sino a qual segno possa elevarsi il felice ordine d'una nobilmente feconda e lucida fantasia. Me ne congratulo seco e con cotesti miei illustri colleghi, che han saputo renderle così esatta giustizia, poiché il suono della lira tebana non è per tutti gli orecchi. Io l'ho già fatto gustare a que' pochi di mia conoscenza che ne son degni; ed il signor conte di Canale, che l'ha meco ammirato, si è spontaneamente incaricato di renderlo noto non solo agli astri che influiscono su coteste contrade, ma fors'anche al Primo Mobile, se potrà coglierne una destra non mendicata occasione, che a lui non è difficile che si presenti.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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