La qualità di ragionevole è propria ed intrinseca dell'uomo; onde la natura gl'insegna a metterla in attività, come insegna ad ogni altro animale il porre in uso quelle particolari facoltà delle quali si trovan esser forniti; e se qualche sublime ingegno, che pur troppo ve ne sono, trascorresse, per confondermi, sino all'assurdo di negar l'esistenza della nostra ragione, io gli dimanderò con qual fondamento egli pretenda ch'io debba acchetarmi a suoi raziocinii? Addio, vi abbraccio, e sono il vostro.
1871
A GIACOMO MARTORELLI - NAPOLI
Vienna 24 Maggio 1770.
La parziale eloquentissima risposta di V. S. illustrissima, data di Napoli il dì 17 marzo alla prolissa antecedente mia lettera, mi fu resa da un corriere di Toscana il dì 28 dello scorso aprile, con entro una elegantissima epistola latina a questo signor barone di Wansuitten. Siamo al 24 di maggio: non veggo ancora i due volumi che doveano accompagnarla: e sa Dio quando a me perverranno. Onde, per non aggiungere al rincrescimento che già mi cagiona l'involontaria dilazione della mia ubbidienza ai riveriti ordini suoi, il pericolo ancora di comparir seco colpevole d'una ingrata negligenza, credo necessario di assicurare intanto con la presente il credito almeno della mia dovuta attenzione.
Per decoro del mio giudizio io sono oltremodo contento che il degnissimo signor abate Passeri sia informato dell'alto pregio in cui giustamente io tengo la chiara, ordinata e perspicace sua mente, il nitido e felice suo stile e la sua profonda dottrina, e quantunque io non ignori che sarebbe stato a lui con molto maggior mio vantaggio presentato il mio voto in una pura testimonianza del veneratissimo signor Martorelli, che nel passo originale della mia lettera, sarò sempre gratissimo a chiunque ed in qualunque modo vorrà attestare a questo insigne letterato la sincerità e la costanza dell'infinita mia stima per lui.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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