No, riveritissimo signor abate, non mi esponga assolutamente a tal rischio. Pensi che per essere autorizzato ad aspirare a cotesta specie d'apoteosi, bisogna prima aver passato qualche secolo con l'ombre degli eroi fra i laureti de' Campi Elisi: onore ch'io purtroppo aspetto con la dovuta rassegnazione, ma senza la minima impazienza. Dee bastarmi per ora quello di vedermi da lei tanto oltre il merito mio amato, considerato e distinto: è l'invidiabile occasione di potere intanto protestarmi, con affetto e riconoscenza eguale alla stima.
1884
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 16 Luglio 1770.
Dummodo non transeat in esemplum, eccovi il cioccolate che, secondo l'asserzione dell'ultima vostra del 30 dello scorso giugno, vi hanno indiscretamente scroccato le glorie mie, le quali non vorrei che avessero sopra di voi maggior ascendente di quello ch'hanno sopra di me. Cotesta è una merce aerea e ventosa, che mal si compra a prezzo di cose solide e delle quali non abbiamo abbastanza che avanzi il nostro bisogno. Ed a me, per dirvi il vero, cotesti elogi affettati recano più fastidio che sodisfazione, perché talvolta visibilmente conosco che molti, persuasi della nostra vanità e della loro superiore impenetrabile destrezza, ce ne van gettando molto grossolanamente sul viso, ut pueris olim dant crustula blandi, doctores elementa velint ut discere prima. Aggiungete a questa la potissima ragione che la munificenza non è virtù alla quale abbia la fortuna resi atti ad aspirare né voi né me. Io sono qui stato obbligato a porre limiti in questo genere alla mia che mi credeva permessa quando i dispendi necessari erano considerabilmente minori: or da una sola partita argomentate a quale eccesso siano aumentati.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Campi Elisi Luglio
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