Addio di nuovo. Vi abbraccio con la compagna e sono il vostro.
P. S. Per dare alla definizione d'Ulpiano un senso che non incontri repugnanza, provate a paragrafarlo cosi: "Il dritto di natura è tutto quello che insegna a ciascun vivente la speciale sua natura, senza i soccorsi dell'educazione e dell'esperienza."
1885
A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 21 Luglio 1770.
Sapete già da lungo tempo, carissimo mio signor Grisi, che mi sono sempre grate le nuove testimonianze del vostro costante affetto: onde sono inutili i vostri delicati riguardi di non recarmi incomodo. L'espressioni d'un uomo della vostra probità non sono soggette al sospetto delle cortigiane adulazioni: e non v'è persona ragionevole che non possa compiacersi di essere gratuitamente amata da un animo disinteressato e sincero. Con questa persuasione del vostro carattere è impossibile che io non ve ne renda il dovuto contraccambio, desiderandovi da canto mio tutte quelle prosperità con le quali fin'ora vi ha approvato e premiato la Providenza. Delle due lettere pubblicate da' gazzettieri, quella del nostro Cesare al conte Papini è verissima ed è degna di lui: l'altra attribuita all'adorabile augustissima padrona è apocrifa, ed essa se n'è sensibilmente doluta. Anzi credo che i foglietti pubblici si siano già disdetti dell'impostura, la quale è sempre condannabile. Perché quando ancora non vi fosse da riprendere nella supposta lettera, è tuttavia temerità da non perdonarsi l'attribuirsi l'autorità di far parlare i principi come piace al bell'ingegno di un impostore.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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S. Per Ulpiano Luglio Grisi Providenza Cesare Papini
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