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      Addio, mio caro signor Grisi, conservatevi gelosamente, non vi stancate d'amarmi, siate certo d'una piena corrispondenza e credetemi con quel candore di cui mi date l'esempio.
     
     
     
      1886
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
     
      Vienna 23 Luglio 1770.
     
      La vostra del 7 luglio correggendo la precedente rimastica la materia del cioccolate scroccatovi a nome mio: ma trovandomi d'averci categoricamente risposto nella settimana passata, risparmio alle mie mascelle questa inutile nuova fatica. Il bordeggiare e reggersi alla cappa del nostro sacro Piloto mostra la vastità del suo sapere e de' suoi talenti. Quella mano onnipotente che gli ha miracolosamente consegnato il timone della combattuta nave apostolica è quella sola che può procurargli la calma: io vorrei poterlo sperare quanto lo desidero. Ier l'altro abbiamo qui sofferto un temporale memorabile: per quattro ore senza interruzione sono caduti fiumi di acqua, che annunciavano il diluvio universale.
      Non essendo capaci di riceverli le molte fogne della città, tutta era divenuta un lago. Ed i fulmini, i lampi ed i tuoni e la grandine facevano il pieno di questa musica infernale. Questo è passato. Passino così gli altri. Intanto conservatevi con la compagna e credetemi.
     
     
     
      1887
     
      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
     
      Vienna 6 Agosto 1770.
     
      Seguendo l'esempio della vostra del 21 dello scorso luglio, mi astengo anch'io d'entrar nel discorso delle correnti agitazioni della povera nostra Patria. Voi conoscete il mio temperamento ipocondriaco, a cui non è sano il somministrare occasioni di figurarsi tragedie.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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