Bisogna ad utilmente valersene essersi a tempo provveduto (siccome ella ha saggiamente già fatto) di quella merce filosofica che riempie vantaggiosamente il vacuo della solitudine e difende dal rischio di rincrescere a se medesimo. Per quanto mi permette d'arbitrio la mia situazione, seguo anch'io le sue tracce: ed in supplemento della dottrina sento che l'età e l'esperienza mi vanno giornalmente addestrando a dare il giusto prezzo alle cose, a non contar fra gl'incomodi quelli che stanno in equilibrio con la pazienza, ed a non cercar le ricchezze se non che nella mancanza de' desideri, fra i pochissimi de' quali, ch'io intendo per altro di conservar gelosamente, è quello della continuazione della preziosa sua grazia e della costante sua persuasione ch'io sono e sarò sempre con la dovuta rispettosissima stima.
1900
A CRESCENTINO FIORINI - URBINO
Vienna 30 Settembre 1770.
Dopo aver letta l'eloquente, erudita ed obbligante lettera di V. S. illustrissima, direi menzogna indegna di perdono se asserissi ancora di non conoscerla: se non mi si presenta in essa il ritratto del suo volto, vi si ritrova espresso quello del bell'animo suo, della perspicacia e coltura del suo ingegno, e di quella eccedente bontà che non solo mi onora d'un suo comando senza averlo io meritato, ma mi fornisce insieme di tutte le supellettili accessorie ad eseguirlo. Oh quanto mi terrei fortunato se mi fosse lecito di approfittarmi di cosi propizia occasione! Ma nelle (peraltro invidiabili) mie circostanze, esposto ogni momento a qualche improvviso augusto comando, non ho l'arbitrio di disporre dell'ozio mio senza mettermi nel rischio di mancare al mio debito.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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Settembre
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