Il signor conte di Canale è stato sensibilissimo all'affettuosa parte che voi prendete nella guarigione di cotesto signor contino suo figliuolo; e mi ha consegnate per voi mille grate ed amorose espressioni. Fate che non ignorino quanto io gli amo, gli stimo e gli onoro, e la venerabile sacerdotessa ed i numerosi vostri sacri e profani rampolli, et nati natorum, et qui nascentur ab illis; né cessate mai di credermi invariabilmente.
1911
AD ANNA MORANDI MANZOLINI - BOLOGNA
Vienna 17 Dicembre 1770.
Inganna se stesso ed abusa, madama, della di lei credulità il signor Vincenzo Alberti confortandola a valersi di me come di mezzo idoneo ad eseguir la commissione di cui mi onora. Né io né altri molto a me superiori ardiranno di presentar lettere private, e particolarmente di buone feste, ad un principe nemico a tal segno di cotesti inutili uffizi, che ne ha abolito il costume con tutte le Corti d'Europa. Mi riuscì tempo fa di servirla per un accidente assai raro anche per quelli che, frequentando giornalmente la Corte, possono cogliere quando si presenti qualche destro momento, ma da non doversi ragionevolmente sperar da chi (come son io) per fisiche e morali ragioni non può approfittarsi de' vantaggi di così invidiabile frequenza. Sia per altro certissima che l'inefficacia mia non ha la minima influenza sull'infinita stima dovuta al suo noto valore: con la quale intendo d'essere invariabilmente.
1912
A GIUSEPPE ROVATTI - MODENA
Vienna 24 Dicembre 1770.
Mi ha sommamente consolato, amatissimo signor Rovatti, l'obbligantissimo vostro foglio dato il dì 12 del corrente, come caro argomento e della vostra memore amicizia che ambisco, e del prospero stato della vostra salute, che al pari della propria desidero, ed intorno alla quale io sarei più tranquillo se voi, ponendo qualche limite al vostro studioso fervore, sapeste un poco meno abusarne.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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