Presentemente poi, oltre queste solide ragioni, il peso delle molte Olimpiadi che mi gravitano sulle spalle credo che basterebbe a dispensarmi dalla condescendenza di andarmi così carpone rampicando in Parnaso. E voi che tutto ciò perfettamente sapete, come potete aver la crudeltà di andarmi sollecitando a far versi? Oh che Dio vel perdoni.
Entro a parte delle vostre giustissime angoscie per il pericoloso stato di salute in cui si trova la sorella del fu signor Giuseppe Riva, così strettamente a voi congiunta e di sangue e d'obblighi e d'amore. La vostra sensibilità a cotesta minacciata perdita fa l'elogio del vostro cuore, onde quanto mi condolgo della cagione, tanto mi congratulo con voi dell'effetto.
La vostra indefessa applicazione, la perspicacia, la dottrina e l'esattezza che impiegate nelle fisiche ricerche intraprese intorno agl'insetti vi condurranno certamente più lontano di quanto fin'ora qualunque altro investigatore della natura sia giunto: ed io credo che questa sia la provincia alla quale dobbiate determinare il principale impegno degli studi vostri, affinché fra le altre vostre universali scientifiche cognizioni vi sia quella che vi distingue e vi caratterizzi nella repubblica letteraria. Abbiate per altro in mente, mio caro signor Rovatti, che per far questo bisogna vivere: onde siate economo delle vostre forze, se volete poter lungamente valervene.
La vostra mano, carissimo signor Rovatti, vuol di quando in quando gareggiar di velocità con la mente, ed invece de' noti caratteri segna per la fretta geroglifici meno intelligibili di quelli di Menfi e di Canopo: onde non mi condannate d'inesattezza se non rispondo per avventura a qualche senso che non intendo.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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