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      Intendo per altro benissimo quello che più m'importa, cioè che voi mi amate, e spero che intendiate ancor voi la tenerezza con la quale vi corrisponde il vostro costantissimo.
     
     
     
      1917
     
      A BARTOLOMEO BENINCASA - MODENA
     
      Vienna 17 Gennaio 1771.
     
      Gli affettuosi trasporti d'una parzialissima amicizia, che regnano in tutta la vostra assai più che cortese lettera, palesano ad evidenza, carissimo mio signor Benincasa, quali siano le amabili disposizioni del vostro bel cuore, ed io so buon grado al mio annoso Demetrio che abbia ancora avuto il vigore di metterle in attività a favor mio. Non crediate già ch'io misuri perciò l'estensioni del merito mio dagli eccessi del vostro affetto: felice me se mi leggesse ognuno con gli occhi vostri e con le vostre orecchie mi ascoltasse! Ma se le traveggole del vostro giudizio a riguardo mio son prove mal sicure del valore che mi attribuiscono, lo sono incontrastabili dell'amore che le cagiona: ed io son più sensibile alla seconda che alla prima certezza. Siate voi, vi prego, testimonio della mia gratitudine a tutti cotesti generosi fautori che la vostra obbligante cura mi va costì procurando, e delle mie congratulazioni per i meritati applausi che hanno raccolti nella rappresentazione del fortunato Demetrio la signora Falchini, il signor Goti ed, il signor Paisiello, dell'abilità del quale, perch'io sia persuaso, basta saper che sia figlio della canora Partenope, alla quale appartiene per dritto ereditario e per non interrotto possesso il regno dell'armonia.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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