Non aspettate il contraccambio de' rancidi auguri di buone feste e di buon capo d'anno: questo ozioso ufficio ha oggi mai perduto il credito a segno che non gli rimane altra qualità che l'incomodo che produce. Io vi amo sempre e sempre vi desidero quelle prosperità che per me medesimo bramerei: e son persuaso che presso di voi questo vero non abbisogna d'autentica. Tutta la casa Martines, e particolarmente l'indefessa compositrice, che va ogni giorno superando se stessa, vi sono gratissimi della gentil vostra memoria e divotamente vi riveriscono. Addio, mio caro signor Benincasa, non vi stancate di amarmi e siate certo ch'io sono e sarò sempre.
1918
A FRANCESCO GRISI - ALAVienna 17 Gennaio 1771.
A dispetto di un nugolo di lettere che mi soffocano, non posso lasciar senza un'almen breve risposta quella del mio caro signor Grisi: i di cui per me affettuosi sentimenti mi sono oltremodo graditi, perché ne conosco la limpida e sincera sorgente: e non potrei anche volendo non rendergliene il meritato contraccambio. Mi dispiace di veder nella sua lettera che ancor egli soffre gli assalti dell'umor ipocondriaco, il quale è forse il peggiore degli incomodi che in tutti il numero degli anni produce. Ma bisogna, signor Grisi amatissimo, che valorosamente ci difendiamo, per poter con ilarità e con vigor finir di rappresentare su questo sporco teatro del mondo quella parte che la Providenza ci ha destinata. Fra gli obblighi della mia è quello di stimarvi sempre e d'amarvi, ed io compisco di buona voglia questo mio debito e sarò invariabilmente.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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