L'affettuosa memoria del mio caro e degnissimo signor tenente maresciallo vostro padre (in cui desidero che lungamente si conservi un raro esemplare di quell'aurea probità che l'elevazione de' moderni ingegni si affatica tanto a distruggere) e l'obbligente reminiscenza, di cui mi onorano a dispetto di così lunga separazione e la signora contessa Stürck e le riverite persone della casa Cobenzl, sono per me consolazioni inestimabili, ma in qualche maniera meritate dal giusto contraccambio del costante rispetto ch'io gelosamente custodisco verso il distinto merito loro, che ho sempre avuto ed avrò sempre presente. Raccomando alla vostra amicizia questi sinceri miei sentimenti affinché vi piaccia d'esserne e testimonio e mallevadore.
Il povero conte di Codeck è divenuto un'ombra quasi impalpabile: e pure, a dispetto della sua rovinosa anzi già rovinata macchina, si fa portar di peso in carrozza, e va così scorrendo questi contorni suburbani: conservando per altro portentosamente illese nella sua visibile annichilazione tutte le facoltà della mente. Egli ha già da qualche giorno mandata alla sovrana la formale rinuncia di tutte le sue cariche, delle quali ognuno francamente dispone a seconda del suo interesse o del genio che lo predomina, benché non se ne sappia ancora canonicamente il destino. Quello intanto di che non si dubita si è che il rinunciante rimane con tutto il suo soldo di 24 mila fiorini, con l'abitazione che presentemente occupa, e con tutti i vantaggi degl'impieghi che abbandona.
| |
Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
|
|
Stürck Cobenzl Codeck
|