Addio. Questa risponde alla vostra del 18 giugno ed io per non voltar foglio vi abbraccio con la compagna e sono.
1949
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 8 Luglio 1771.
Se tutte le settimane giungessero elefanti in Vienna avrei il piacere di darvi sempre nuove sicure: ma non saprei in questa come corrispondere alla vostra del 22 dello scorso mese, se non che imbarcandomi nel mar delle bugie, delle visioni e de' romanzi de' fanatici partitarii, da quali libera nos, Domine. Non mi piacciono le visite che van facendo i terremoti a' contorni di Roma. Da che han cominciato a famigliarizzarsi con queste nostre contrade, io ho imparato a rispettarli, anche da lontano.
Tanto più che dal tempo che qui si sono mostrati, pare che gli elementi abbian perduto per noi il loro equilibrio e che l'acqua aspiri al dominio su gli altri tre: tale è l'abbondanza che se ne palesa ne' fiumi, ne' pozzi e nelle nuove varie scaturigini che senza licenza dei superiori in molti luoghi van prorompendo. Ma lasciamo fare alla Providenza. Vi sono gratissimo dell'attenzione ufficiosa mostrata a mio riguardo per la solennità di S. Pietro e desidero a vantaggio scambievole che possiate replicarla per molte e molte Olimpiadi. Addio, vi abbraccio de more con la sorella e sono.
1950
ALLABATE PEDRINI - PARIGI
Vienna 13 Luglio 1771.
Sono mortificatissimo, mio riverito signor abate Pedrini, della strana trasfigurazione della mia fisonomia, che solo sulla fede d'un centauro ha conseguito d'esser riconosciuta da voi. Per non affliggermene quanto l'accidente esigerebbe, mi lusingo che nella vostra espressione abbia avuto gran parte l'estro poetico, e penso che non è poi gran meraviglia se nella memoria de' viaggiatori, tra la folla delle immagini nuove che giornalmente vi s'introducono, se ne van cancellando le antiche.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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