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      Vi sono gratissimo de' vostri fraterni cordiali auguri in occasione della festività di S. Pietro; il quale, s'io ne meritassi il patrocinio, adempirebbe a vostro vantaggio la più considerabile parte de' miei desideri. Io ho concepito tal credito del nostro Santo Padre, che credo utile e savio ciò che fa, ciò che non fa, ciò che trascura, ciò che dice e ciò che tace, e si fondano in lui tutte le mie speranze di qualche sereno nel buio tempestoso in cui siamo. Addio, conservatevi, comunicate i soliti abbracci con la sorella e credetemi.
     
     
     
      1952
     
      A EMANUELE TORRES - GORIZIA
     
      Vienna 27 Luglio 1771.
     
      Dunque i figliuoli, mio caro e riverito signor conte, vi van germogliando intorno sicut novellae olivarum. Con queste chiare testimonianze della parziale celeste benedizione, io vi auguro, anzi vi presagisco, una serie di non interrotte prosperità, che vi guariranno dalla propensione che avete alle moralità ipocondriache, a dispetto della florida vostra età, che non dovrebbe ispirarvene che ridenti e serene. Io per altro vi compatisco, perché le tentazioni di moralizzar su questo stile sono troppo violente, ed ha molto valore chi può difendersene. Convien per altro assolutamente vincere questa dannosa inclinazione, che aggiunge al mal presente tutto il peso de' mali futuri, che alfine non sono certi, benché sieno probabili. Ma che si dovrebbe fare (mi direte voi) per vivere tranquillamente? Mio caro signor conte, io, per quanto l'abbia cercata e la cerchi, non ho fin'ora trovata questa ricetta; ma ve nè una fratesca, che ha qualche merito.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





S. Pietro Santo Padre Luglio