Alla signora contessa Stürck, a tutta l'amabil casa Cobenzl mille riverenze a mio nome, ma non trascurate tra queste l'amabile vostra e feconda sultanina: e sicuro non meno dell'amor mio che del mio rispetto credetemi invariabilmente.*
1953
A GIACINTA BETTI ONOFRI - BOLOGNA
Vienna 1 Agosto 1771.
Mi ha sommamente obbligato la gentilissima signora Giacinta onorandomi dei suoi caratteri ed assicurandomi dellaffettuosa memoria che di me conserva il mio caro e riverito signor Carlo Broschi, a cui ne rendo un giusto e costantissimo contraccambio. Io l'amo e lo stimo quanto può amarsi e stimarsi un uomo che ha saputo rendersi tanto superiore ad ogni suo pari, e non già solo coll'Eccellenza della bell'arte da lui professata, ma con le poco comuni virtuose qualità dell'animo suo, che l'hanno reso amabile ed ammirabile in qualunque fortuna. Le dica, la supplico, le più espressive tenerezze a mio nome, e se il signor dottor suo consorte, che divotamente riverisco, non protesta contro la mia commissione, gli dia per mia parte mille cordialissimi abbracci. Mi congratulo seco dell'acquistata graduazione materna e della felicità con la quale il tenero suo germoglio ha superato uno de' più temuti pericoli. Desidero che questa prosperità sia principio delle moltissime che io le imploro dal Cielo: ed augurando a me stesso la continuazione della sua stimatissima grazia, distintamente mi dico.
1954
A FRANCESCO GRISI - ALA
Vienna 1 Agosto 1771.
Mi sono sempre gratissime le nuove affettuose confermazioni della parziale amorosa propensione dei mio caro signor Grisi verso di me come prodotte da un animo sincero, incapace di una ufficiosa adulazione resa così famigliare nel commercio civile, che il mentir per cortesia è divenuto uno de' principali precetti della buona creanza.
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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1264 |
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