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      L'ho letta col solito piacere, e l'ho ritrovata di quel medesimo eletto metallo del quale la sua doviziosa miniera è mirabilmente feconda. Il merito di cotesta specie di lavori non può esser conosciuto da tutti. Convien, per dar loro il giusto prezzo, averne esperimentata la difficoltà. Essa è tale che, fra tanti insigni poeti che ci hanno preceduto e mostrate tutte le altre vie del Parnaso, non abbiam fin'ora neppur uno che possa in questo genere allettar con profitto la nostra imitazione. Ma i talenti come il suo non han bisogno di scorta.
      Nel vasto bagaglio del nostro degnissimo signor marchese della Sambuca non si è ancora ritrovato l'involto de' fogli a me da V. S. illustrissima diretti: ma non dispero di rinvenirli, poiché si cerca ancora una cassetta che manda di costà alla sua sorella la signora Eleonora: è facile che si contenga in quella la nostra merce, e quella è difficile che sia stata negletta. Intanto peraltro io ammiro l'ostinazione della Fortuna, sempre mal disposta contro le vicendevoli nostre spedizioni.
      Mi era già purtroppo pervenuta, e mi aveva vivamente trafitto, la trista novella dell'insulto sofferto nella salute dal mio caro ed illustre Iommella, e son debitore a V. S. illustrissima de' motivi di consolazione che mi somministra facendomi sperare le conseguenze molto men funeste della minaccia.
      L'applicatissima compositrice le rende il dovuto contraccambio della parzial sua memoria, ed io rinnovando le proteste dell'ossequiosa mia stima costantemente mi confermo.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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