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      1960
     
      A DOMENICO ARBORIO DI GATTINARA - BRUNSWICK
     
      Vienna 25 Settembre 1771.
     
      Dal signor Sangiorgi quattro giorni fa, e ier l'altro da questa posta, mi giunsero le due ultime lettere del mio caro signor Gattinara. In virtù della prima offersi al portatore il pochissimo ch'io vaglio, e desidero che la mia offerta non rimanga circoscritta fra i termini della buona volontà che rade volte in me trova la facoltà d'appagarsi. Mi è stata sensibilissima nella seconda la funesta novella della perdita che si è fatta del signor Schübeler, uomo, per quanto io abbia potuto conoscere, degnissimo di somma stima. Ma l'invecchiar fra continui lutti è la pena destinata a chi lungamente vive.
      Mi sono compiaciuto nell'idea della compiacenza che avrete voi giustamente provata verificando l'innesto della vostra Gattinara nell'arbore della famiglia de Tassis: e ne sarei più contento se la fortuna mi avesse conceduta qualche parte di merito nella scoperta. Ma già che non potete essermi grato nell'assistenza, gradite almeno le mie sincere congratulazioni.
      Il mio Ruggiero non merita la vostra impazienza di leggerlo: è frutto d'un esausto terreno, a cui già da qualche tempo non saria più grave l'aratro se la dovuta ubbidienza non limitasse l'arbitrio del povero agricoltore. Pure se mi si presenterà un cortese portatore io ve ne trasmetterò un esemplare: ma l'enorme tassa di questa, e forse di cotesta posta, eccede di troppo il valore di simil merce.
      Addio, mio caro signor Gattinara, conservatevi così gelosamente, e così sinceramente riamatemi con una sola r come per l'innanzi facevate con due, e credetemi invariabilmente.


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Lettere
Parte seconda
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1264

   





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